La fiera degli impulsi parte seconda…

 
 

Il cervello contiene 14 miliardi di neuroni che viaggiano ad una velocità di 450 miglia all’ora.Gran parte di questi sfugge al nostro controllo,per cui quando abbiamo freddo ecco la pelle d’oca.Quando siamo eccitati ecco l’adrenalina.

Il corpo segue naturalmente i suoi impulsi.E penso che in parte sia per questo che ci risulta così difficile controllarlo.Naturalmente,qualche volta accade che proviamo impulsi che preferiamo non controllare.Anche se dopo,vorremmo averli controllati…

Il corpo è schiavo dei suoi impulsi.Ma quello che ci rende umani è il fatto che possiamo porre rimedio.Dopo la tempesta,dopo le forti emozioni del momento,possiamo calmarci e sistemare i guai che abbiamo combinato.Possiamo cercare di dimenticare il passato.Ma…dimenticare il passato è una di quelle illusioni a cui fa bene credere nel momento di dolore.Siamo consapevoli che non è possibile.Tutt’al più il tempo può sbiadire i ricordi,sbiadire e non cancellare.

Lasciarsi andare e cedere all’istinto è piacevole.Ma appunto non sappiamo mai quali conseguenze provocherà tale azione.

Vorrei agire ma non posso.Vorrei agire ma non devo.Il problema sono i freni inibitori.Il problema è il filtro della ragione.Non dovrebbe esserci nel momento in cui ci si lascia dominare dalla passione.

Allora che si fa?Qualcuno direbbe di seguire la via della medietà.E’ così difficile mediare quando ci troviamo all’interno del momento.Io direi di coglierlo.Vivere ogni attimo come fosse l’ultimo.Queste si che sono emozioni.

Penso che la prossima volta mi lascerò invadere…forse.Dipende.Ecco la ragione…

 

Photo Sharing and Video Hosting at Photobucket

Altro che ragione…non è stata la ragione questa volta.E’ stata la passione a dire fermati.Le passioni vanno condivise,le passioni non ballano da sole,altrimenti che gusto c’è a provare piacere se sei solo tu a provarlo.E’ perfettamente inutile.

Ci sono parole che non sono in grado di descrivere certe emozioni.E non c’è ragionamento che può spiegare l’eccitazione.Non c’è ragionamento che può spiegare la fede o la destinazione dell’anima.Sono argomenti su cui possiamo solo congetturare.La congettura per quanto ci faccia sentire mentalmente emancipati è instabile.E’ un azzardo.Ok che se non si fosse rischiato in passato avremmo scoperto la metà delle cose che sappiamo ora.Ma questo riguarda le scienze.Il mondo misurabile ed esatto.Le domande fondamentali sull’essere,su Dio sono territori che la ragione non può pretendere di esplorare.Perchè i suoi mezzi non sono adatti.

E così vale anche per l’amore.Non si motiva.Non si comanda.C’è e basta.Non puoi decidere di amare.Non puoi pretendere di essere amato.L’unica cosa che puoi fare è rimanere sulla soglia,cercando di cogliere i segnali che di volta in volta arrivano.Ci si aggrappa anche al più piccolo segnale.Si spera sempre.Ma il più delle volte rimaniamo delusi,perchè ci aspettavamo altro.O i segnali sono fuorvianti,o non li sappiamo cogliere.O non siamo in sintonia con chi li manda.Quando non sei in sintonia sei solo.Non riesci ad evadere dal cerchio dei tuoi pensieri,dei tuoi perchè,e il cerchio si estende fino a farti prigioniero.E ti senti impotente.Stupido.Perchè vorresti agire,farti sentire,farti aiutare,aspetti un segnale che forse non arriverà.Perchè anche la sintonia non si decide.L’armonia è nascosta.La fusione di menti e di anime è un evento importante quanto raro.E’ necessario che scatti qualcosa dentro,che ci si ritrovi nell’altro,come in un gioco di specchi.Così diversi e così vicini.E’ anche un modo per ampliare le tue vedute e crescere.Perchè le persone sanno dare tanto,di bello o di brutto,volenti o nolenti.

Disarmante.E’ disarmante.Certe pretese sono egoiste.Le aspettative sono assurde.Bisogna sempre considerare l’altrui disposizione d’animo.Però quando si sa se il momento è quello giusto o no?Si tenta.Come nel gioco della roulette,può uscire rosso o può uscire nero.Non ci sono sfumature.Non devono esserci congetture.Speranza magari.

I miei vestiti neri mi hanno contagiato proprio bene.Vestirsi di nero alla sera fa pensare al fatto di volersi confondere,di volersi far assorbire dal buio.Forse è vero che voglio farmi assorbire.E nascondermi.Mi piace nascondermi.Quando faccio emergere il mio subconscio mi distruggo e basta.Non è lui a distruggermi.Sono le conseguenze delle azioni.Sugli altri.Per questo è meglio confondersi.Per non sentire più niente.A volte è meglio non sentire.Io sento troppo.Sento anche quello che non vorrei sentire o non dovrei.Non o come avviene.Succede e basta.Per questo quando non sento gli altri mi preoccupo.C’è sempre un motivo per cui si sceglie di non farsi sentire.E mi chiedo sempre quale sia.Per gli altri.Il mio motivo lo so già.Il tentativo di uscire allo scoperto per quanto ammirevole,per quanto accettabile,a me da sempre lo stesso risultato.Il nero vince sul rosso.

Non che non ci siano momenti in cui prevale il rosso.Ma sono talmente brevi,che se consideriamo il complesso si confondono nel nero.Ho sperimentato fin troppo.E il risultato è stato sempre lo stesso.Per forza che vedo nero.E’ la paura che mi blocca.Perchè chissà per quali mistici motivi io affogo sempre.Affogo comunque.Noi siamo tutto.In potenza.In atto siamo ciò che ci troviamo ad essere,perchè ci sono capitate esperienze,perchè siamo cresciuti così.Se non mi fosse capitato questo probabilmente non sarei quello che sono ora.E anche se voglio essere queste macchie mi condizioneranno sempre.Non si può negare.A volte vorrei essere solo qualcuno.E a volte vorrei non essere proprio.

Fuori c’è vento.Il vento arriva dappertutto.Vorrei mi portasse in un posto.E’ un posto a cui pochi hanno accesso.Ma tutti ne abbiamo uno.A volte va troppo veloce.A volte si ferma.E’ bello sentirlo.Arrivare li è un privilegio.Aspetterò.I cancelli non sono ancora completamente accessibili.E io…forse sono io che non posso entrare.

(Ovviamente la parte scritta in nero è stata aggiunta dopo)

 

 

 

 

 

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Una risposta a La fiera degli impulsi parte seconda…

  1. Alessandro ha detto:

    Complimenti veramente, una miscela di ragionamenti e discorsi incantevoli.
     
    Meglio prevenire che curare,… disse qualcuno.
     
    Schiavi degli impulsi è giusto,… si può e vuol essere schiavi degli impulsi quando si ritiene giusto esser schiavi degli impulsi, almeno per quanto mi riguarda,…
    Schiavi degli impulsi quando si ha una vaga idea che il momento è opportuno.
    Il momento può esser giusto, ma il momento non opportuno.
     
    Qualcuno disse che abbiamo responsabilità per le azioni che compiamo ma anche delle azioni che non compiamo.
     
    Forse è molto meglio saper gestire ciò che non si compie di ciò che si compie, soprattutto se porta, forse, non qualcosa di buono.
     
    Quel posto inaccessibile. Forse il portone è solo molto vecchio, e con il tempo si è arruginito,… forse è pesante, o forse è inspiegabilmente più grande da spalancare, e più piccolo da accedevi.
    Mah.
     
     
    Aristotele mi aspetta con il tè.
    Devo proprio andare.

Lascia un commento