Mi domando

 
Mi domando perché quando vivi aspettando
un giorno passa lentamente come fosse un anno
 
Vivere aspettando significa morire un pò ogni giorno.Consumarsi pensando al momento che dovrà arrivare,a come sarà,a se sarà come dico io o se non lo sarà cavolo che delusione ma perchè non è come vorrei-è peggio e adesso cosa faccio?Saprò essere all’altezza della situazione?Voglio liberarmi di questi pensieri,star bene,guarire,chiudere gli occhi e rendermi conto che è tutto finito e io sono in pace.Il tempo passa come a rallentatore,ci perdiamo in un labirinto di convinzioni,frustrazioni,visioni e paure.Paura di qualcosa che non so cos’è,non riesco a controllare,capire,incasellare e domare.E’ il tempo che ci scorre via,come acqua,e corriamo perchè se smettessimo di farlo ci sentiremmo vuoti.
 
Mi domando perché non sono nato nel 50
Avrei saputo cosa fare io negli anni 70
 
Quello che è stato è sempre meglio di ciò che viviamo oggi.Prima c’erano i valori,adesso ci sono ugualmente ma seppelliti da un elevatissima concentrazione di inquinamento morale,altro che monnezza di Napoli.Dovremmo dare un’occhiata alla spazzattura interiore.Alla merda che gira per tv,per le strade,nelle scuole,tra i discorsi dei ragazzi,nei programmi degli adulti.Sembra che la società abbia già firmato la sua condanna.Ma non è escluso che si possa portare alla luce il buono di tutto.Ci servono nuovi eroi.
Mi domando se sei mia oppure fai finta
E se alla fine dei fatti essere onesti conta
 
Molto spesso si finisce per scegliere le vie più facili,che diano tutto e subito-ne so a pacchi l’ho preso per il culo come niente quello là-e vale la legge del più forte.Più forte secondo la natura è chi riesce a sfruttare le condizioni offerte dall’ambiente a proprio vantaggio.Sele zione naturale.Questo è biologicamente accettabile.Niente da dire.Tuttavia è socialmente e moralmente contestabile.Prima o poi la giustizia agisce e gli egoisti stronzi hanno vita breve.I forti sono altri.Forte è chi sta male e non si piega.Chi è malato e vive ogni giorno senza rancore.Chi lotta per un ideale.Chi sa dare e aiutare un amico in difficoltà.Chi ama.Chi sbaglia,odia e poi si pente.Chi perdona.Chi muore per salvare una vita.L’onestà,la pulizia spirituale,l’essere coerenti non è da sfigati.non è da deboli.Alla fine vince la verità.
Mi domando se la storia è stata scritta dagli eroi
O da qualcuno che pensava ai cazzi suoi
 
Se penso ai cazzi miei sono l’eroe di me stesso.Se esco dal mio spazio mentale e guardo chi mi circonda,mi rapporto agli altri,allora mi faccio un pò dei cazzi degli altri.Se prendo i cazzi miei,li fondo con quegli degli altri e degli altri ancora,e aggiungo follia,coraggio,onestà e voglia di cambiare,avrò già scritto un piccolo pezzo di storia.
Mi domando perché mi fa schifo la mia faccia
A volte si e a volte no
Perché a volte voglio avere solo quello che non ho
 
Non mi accontento proprio mai.Vedo tanti difetti-sono brutta troppo bassa ho dei capelli di merda la pancia non entrerò mai nel vestito nuovo che ho comprato per andare alla festa dove ci sarà quello stragnocco porca troia come mi odio sono un idiota sbaglio sempre tutto ho litigato con i miei amici c’è qualcosa che non va in me guarda quella come è bella alta magra occhi azzurri fidanzato figo vestiti stra belli voglio essere anche io come lei-Tipici discorsi di oggi.Quante volte li sentiamo?Il rapporto con noi stessi è sempre difficile,strano,controverso.Vorremmo avere di più,sempre di più.Il troppo stroppia,come si dice.Ci sono dei bassi che nelle partite di basket eludono la difesa avversaria infilandosi tra i giocatori e vanno a canestro.Delle brutte fuori che sono meravigliose dentro.Dei belli che convivono con il pregiudizio del bello ma idiota per tutta la vita.Bisogna guardare le cose da una prospettiva diversa.Capovolgere il tutto e lavorare sui difetti per farne i nostri punti di forza.
Mi domando soltanto perché
Gesù Cristo è morto in croce per me
 
Ci sono bambini e adulti che non sanno neanche più recitare il Padre Nostro.La religione e la fede sono valori sempre meno presenti nella società.Forse si pensa ai credenti come dei creduloni ingenui che accettano passivamente tutto quello che c’è scritto nella Bibbia dalla vergine Maria che ha concepito Gesù alla moltiplicazione dei pani e dei pesci.Io penso che ognuno abbia una testa.E che la fede è un qualcosa che o si ha o non si ha.Non è una teoria scientifica che si può dimostrare razionalmente anche ai più scettici.Altrimenti non sarebbe fede.E’ un atto non spiegabile dalle leggi della conoscenza umana,un rapporto personale tra credente e qualcosa che non si indaga con i sensi.Ed è sbagliato e inaccettabile accostarsi alla fede con gli strumenti della ragione e della scienza,così come sarebbe sbagliato pensare che in una reazione chimica i reagenti si mescolassero come per magia!Sono mondi diversi,che vanno tenuti separati.Da sempre l’uomo si è affidato al conforto della religione quando la società aveva messo in crisi le sue certezze.E’ una sorta di patto.Come in teatro.Sai bene che ti potresti assistere a spettacoli estranianti,assurdi e irrazionali,ma ci stai,accetti e ti affidi a quello che la rappresentazione può ofrrirti in quel momento.E stai bene.

Voglio sentirmi libero da questa onda
Libero dalla convinzione che la terra è tonda
Libero libero davvero non per fare il duro
Libero libero dalla paura del futuro
Libero perché ognuno è libero di andare
Libero da una storia che è finita male
E da uomo libero ricominciare
Perché la libertà è sacra come il pane
E’ sacra come il pane

 
Libertà.Oggi possiamo andare su Marte e superare i confini della Terra.Zero Limiti.Possiamo scrivere quello che vogliamo nei nostri spazi virtuali.Possiamo comunicare con persone da tutto il mondo senza barriere.Manipoliamo il DNA,cloniamo,cerchiamo,viaggiamo.Certo ci siamo emancipati per bene.Anche fra sessi.Forse tutto questo potere ci sta dando alla testa.Cos’è la libertà vera?Lo sappiamo ancora?Perchè siamo schiavi del computer,del cellulare,del forno al microonde,della macchina?Troppo benessere,troppo torpore,sveglia!!Reagiamo!Non facciamoci fagocitare,non riduciamoci così,non spegniamo il cervello.Stacchaimo la spina alle macchina.Se sei dipendente da qualcosa vivere non è più vivere.e il guaio è che non te ne accorgi. 
Siamo in grado di liberarci dalla merda che ci circonda?E dai pensieri negativi che ci frullano in testa?Siamo in grado di dire liberamente cosa pensiamo rischiando la vita?Possiamo ancora metterci in gioco?Lottare per un ideale?Morire per la patria?Pensare a chi amiamo prima che al nostro benessere?

Mi domando perché pensare troppo mi turba
E se una volta almeno mio padre ha fumato l’erba
Mi domando se avrò un figlio
E se mio figlio mi odierà
Perché purtroppo si odia
Chi troppo amore ci da

Mi domando se la mia è una vita felice
E so rispondere solo che mi piace…
…Oppure dico che fa schifo e continuo a lamentarmi e stare male finchè non mi accorgo che di tempo attorno a me ne è passato e anche troppo,bel risultato sprecare una vita piangendo e ignorando quello che intanto sta succedendo.
 
Ricordatevi che dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fior.
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2 risposte a Mi domando

  1. Alessandro ha detto:

    Probabilmente la risposta alle tue domande è non crearsi aspettative e vivere i momenti per quelli che sono, quei minuti o quelle ore trascorse piacevolmente, goditeli per quel che valgono, indipendentemente da quel che sarà domani.
    Il tempo ci domina, soprattutto oggi per come ci viene rappresentata la vita: un programma.
    Spezza la routine ed esci dalle abitudini, ti accorgerai che l’aria che annusi e le sensazioni provate saranno diverse, più vive. Starai bene.
     
    Mi ritrovo in quel che dici, ma quel che sto capendo è che è la nostra situazione, quella Italiana, che sta distruggendo il paese dall’interno. La mancanza di valori è data dalla sete di potere ma soprattutto denaro, il nostro Stato ha detto sì alla corruzione dell’anima e delle menti; C’è un piano ben congegnato sopra le nostre teste.
    I valori ancora esistono, paesi dove la giustizia è presente, non dico totalmente ma in parte, esistono; Ci sono governatori che nelle nuove generazioni che nascono, vedono le menti e gli uomini che il domani governeranno al loro posto, sanno che il loro scopo è solo quello di servire la Nazione, e poi come una staffetta, passarla al successore, e quindi si impegnano nel fare in modo che il successore sia altrettanto bravo nel governare, magari quanto lo è stato lui (passando anche questo stesso valore),… si preoccupa quindi dell’elevazione del giovane, (per il bene di tutti e della Nazione) perché non c’è niente di più sbagliato che lasciare un genio nell’incoscienza delle sue capacità e possibilità.
    … L’ Italia ha il male radicato all’interno.
     
    Ogni responsabilità mancata, e ogni impegno evitato ti si ritorcerà contro anche se inconsapevolmente potresti non accorgertene per tutta la durata della tua vita.
    Ebbene, io sono consapevole di quel che hai scritto, ed anche dell’affermazione qui appena scritta.
     
    La verità non sta scritta tutta nei libri.
    Si presentano enormi falle.
     
    "[…] Il rapporto con noi stessi è sempre difficile,strano,controverso. Vorremmo avere di più,sempre di più[…]"
    In questo passaggio si nasconde la fallacia, errore dell’umanità nell’associarsi che Rousseau asseriva;
    La natura con le prime comunità portava l’uomo a confrontarsi con i simili, proprio per questo si crearono i primi conflitti interiori con l’ aspetto esteriore e personalità interna. Si crearono poi le prime rappresentazioni/manifestazioni di razzismo, pregiudizi per chi era lontano dalla immagine comune o personalità. Ecc. XD

    Qui si nasconde la vera natura umana, l’insoddisfazione, l’avidità nell’appropriarsi di più “oggetti” possibili, si vuol essere i primi in tutto per essere qualcuno, esser primi in tutto vuol dire esser ricordati, perché esser dimenticati e non ricordati è la paura con cui l’uomo ogni giorno si deve scontrare più di ogni altra.

    Saper apprezzare la propria unicità, le proprie diversità, è giusto. Ben detto.
     
    Per quanto riguarda Gesù Cristo, non ha importanza stabilire se sia esistito veramente oppure no, e se allora non è esistito non è più valido quel che ci ha voluto insegnare; che sia esistito o no, chi ha narrato di lui aveva qualcosa di importante da dirci e riferire, se avesse mentito, non lo ha fatto per imbroglio e prenderci in giro ma per insegnarci e trasmetterci valori essenziali ed importanti, come il perdono, il sacrificio per gli altri, la forza di rialzarci e sorridere, la perseveranza;… con il sacrifico stesso e la sua morte ci ha dimostrato che la vita non è mai come si vorrebbe, bisogna lottare per quello che si crede, lottare e soffrire.
    Per quanto mi riguarda, non mi compete se un Dio, un Figlio e uno Spirito Santo sia esistito oppure no, non è quello l’importante, qualunque sia la verità è importante apprendere quel che ci ha voluto insegnare la Sacra Bibbia, che sia stata scritta da grandi Saggi, da Apostoli o chicchessia.
     
    Abbiamo raggiunto ogni limite, ma in realtà noi stessi siamo così limitati, non- liberi , il mondo di oggi ci influenza in continuazione, il rapporto con gli altri ci influenza, ci complessa, manipola,… siamo schiavi del giudizio altrui, si è continuamente in cerca di appoggi, elogi, meriti per non sentirci nullità; Siamo schiavi della convenzione stessa, senza esser in grado di esprimere come si vorrebbe la propria personalità, siamo comandati senza che noi ce ne rendiamo conto, e devo ammettere che anche in questo, gran parte del discorso di Rousseau era giusto.
    "Siamo in grado di liberarci dalla merda che ci circonda?E dai pensieri negativi che ci frullano in testa?[…]”
     No. XD
     
    La vita in qualunque modo vada credo sia un magnifico dono, già è tanto aver la possibilità di camminare, vedere, ascoltare, parlare, toccare, capite, intendere, ragionare, reagire, sentire,…
    L’esistenza donataci è un dono in se, ci è stata data la possibilità di esistere, di essere quindi, l’ essere dovrebbe sempre rappresentare il fine d’ognuno di noi, l’elevazione spirituale penso sia il nostro scopo, vedere che oggi dall’essere si è passati all’avere, è tutto quanto così deludente. Con l’avere ci si crea l’essere che si vuol rappresentare, ma nessuno gli ha detto che l’avere condiziona solo l’ aspetto, mentre lo spirito rimane spoglio, nudo di quella nudità che rende vergogna, imbarazzo, indegno; è il coltivare se stessi che coltiva ed eleva l essere, e questo una volta era di vitale importanza.
    Chi vive ha la possibilità di essere, solo questo mi rende tanta forza dentro.
     

  2. evelyn ha detto:

    devo dire k il tuo blog e come scrive, complimenti!!! ci sono capitata per caso cercando il testo di una canzone. evelyn

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